giovedì 10 febbraio 2022

LE POESIE CHE HO VISSUTO TACENDO SUL TUO CORPO


Danze notturne#1, foto di Valeria Pierini

Le poesie che ho vissuto tacendo sul tuo corpo

mi chiederanno la loro voce un giorno, quando andrai.

Ma io non avrò più voce per ridirle allora. Perché tu eri abituata

a camminare scalza per le stanze, e poi ti rannicchiavi sul letto,

gomitolo di piume, seta e fiamma selvaggia. Incrociavi le mani

sui ginocchi, mettendo in mostra provocante

i piedi rosa impolverati. Devi ricordarmi così – dicevi;

ricordarmi così coi piedi sporchi; coi capelli

che mi coprono gli occhi – perché così ti vedo più profondamente. 

Dunque, come potrò più avere voce. 

La Poesia non ha mai camminato così

sotto i bianchissimi meli in fiore di nessun paradiso.


Ghiannis Ritsos

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